AIDC - Associazione Italiana Dottori Commercialisti

Cronaca di una settimana in zona rossa

Riceviamo da un collega queste righe, che pubblichiamo
02/03/2020


“Vedessi le strade tutte deserte con le uscite per gli altri paesi presidiate dai militari . La gente in panico che si rifiuta di uscire ed in preda ad isterismi assurdi che compera montagne di roba.

Noi in quarantena con studio, fabbriche, uffici, banche, poste, chiese, ecc chiusi a capire cosa dobbiamo fare: c’è chi lavora in zona rossa ma abita in zone diverse e non può entrare e viceversa .

Ci dicono di dare il lavoro a casa: ma come si fa se non ho dato la documentazione alle mie dipendenti e non si sono attrezzate ed ora non posso portare loro il necessario perché mi è proibito?

Qui da noi la Prefettura sta iniziando a autorizzare qualche ditta ad aprire lunedì prossimo. Mi chiedo: ma i dipendenti che risiedono in zone diverse verranno a lavorare?

Un vero caos !!!

Penso al lavoro che ho fatto per “sanare” una azienda in difficoltà: dopo aver predisposto analisi di bilancio, preparato budget e cash flow, ora è ferma con i magazzini pieni di materie prime e prodotti finiti e non puo’ finire di produrre e consegnare.

Cosa succederà alle sue linee di credito quando scadranno le fatture, gli anticipi e non incasserà? ennesima ditta di brava gente, lavoratori onesti di nuovo in difficoltà.

Mi chiedo anche cosa succederà a fine marzo quando ci sarà da pagare l’arretrato (che ora hanno sospeso) insieme alle scadenze naturali e nel frattempo non hai lavorato e fatturato?

Un caro saluto e buon fine settimana”

Il collega ha chiesto di rimanere anonimo.