AIDC - Associazione Italiana Dottori Commercialisti

Comunicato Stampa AIDC - 2 aprile 2019

AIDC su Disegno di Legge per la semplificazione fiscale: “Valorizzazione del ruolo del dottore commercialista e concreta attuazione dello Statuto dei diritti del contribuente, la rotta è giusta”
02/04/2019


Per il Presidente Andrea Ferrarila possibilità per i dottori commercialisti di operare anche le cessioni di azienda è un esplicito riconoscimento delle capacità e qualifiche in possesso agli iscritti all’Ordine”

Milano, 2 aprile 2019 - La valorizzazione del ruolo del dottore commercialista, propedeutico al riconoscimento della sua funzione di incaricato di pubblico e servizio, e la concreta attuazione dello ‘Statuto dei diritti del contribuente’ sono gli aspetti positivi, secondo l’Associazione Italiana Dottori Commercialisti (AIDC), del Disegno di Legge per la semplificazione fiscale, proposto dall’On. Ruocco ed in corso di discussione alla Camera dei deputati.

La possibilità per i dottori commercialisti di operare anche le cessioni di azienda è un esplicito riconoscimento delle capacità e qualifiche in possesso agli iscritti all’Ordine, per le quali da tempo chiediamo al legislatore di introdurre nel nostro ordinamento il riconoscimento del ruolo di ‘incaricato di pubblico servizio’”, ha commentato Andrea Ferrari, Presidente Aidc. 


Probabilmente, così come per le cessioni di quote, solamente una parte degli atti di cessione sarà svolta direttamente negli studi professionali dei dottori commercialisti, ma la rotta è giusta. Di pari importanza è poi la previsione dell’obbligatoria attivazione del contradditorio prima dell’emissione di qualsiasi atto di accertamento tributario, così da consentire una vera tutela del contribuente. AIDC chiede, però, che questo sia solo il primo passo per addivenire ad una piena attuazione dello statuto del contribuente, riconducendolo a norma di rango costituzionale.

Nel decreto sono inoltre annunciate ulteriori modifiche, quali l’unificazione dell’ultima comunicazione IVA trimestrale con la dichiarazione annuale, la periodicità trimestrale dell’esterometro, la creazione di un unico impegno per la trasmissione telematica, nuovi termini di presentazione delle dichiarazioni tributarie. Si tratta di un restyling auspicato da tutte le associazioni sindacali, ineludibile dopo l’introduzione della fattura elettronica generalizzata ma, per AIDC, non sufficiente a realizzare una vera semplificazione fiscale. E’ infatti indispensabile che si disponga l’eliminazione di tutti gli obblighi di comunicazione e dichiarazione relativa a dati ed  informazioni che siano già, secondo canoni ufficiali, nella disponibilità dell’Amministrazione Finanziaria, come per il tramite dei sistemi telematici di interscambio.

Secondo il Presidente Ferrari, dunque, “al grande sforzo fatto dai dottori commercialisti per far funzionare la macchina della fattura elettronica deve corrispondere una vera eliminazione di burocrazia inutile”.

Per AIDC serve più coraggio, perché il sistema ha bisogno di una svolta significativa, anche in termini di efficienza ed economicità, e a tal proposito l’Associazione rinnova la propria richiesta di accoglimento degli emendamenti da tempo portati all’attenzione dei rappresentanti politici, come la creazione di una delega unica tra cliente e professionista per tutti i rapporti con l’amministrazione finanziaria e la possibilità per i dottori commercialisti di autenticare le fatture elettroniche ai fini delle procedure per il recupero dei crediti.

 

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