AIDC - Associazione Italiana Dottori Commercialisti

Italia Oggi - L'irregolarità fiscale non esclude dall'appalto

Il Governo è pronto a fare marcia indietro sull’esclusione dagli appalti pubblici per le imprese con irregolarità fiscali o contributive non definitivamente accertate
03/05/2019


La norma, presente nel decreto “sblocca cantieri” (dl 32/2019), dovrebbe essere modificata in fase emendativa di Michele Damiani. 

Il governo è pronto a fare marcia indietro sull'esclusione dagli appalti pubblici per le imprese con irregolarità fiscali o contributive non definitivamente accertate. La norma, presente nel decreto «sblocca cantieri» (dl 32/2019), dovrebbe essere modificata in fase emendativa, andando incontro alle richieste provenienti dalle varie categorie, particolarmente critiche nei confronti della disposizione. Ad annunciarlo ad ItaliaOggi Agostino Santillo (M5s), relatore del provvedimento per la commissione lavori pubblici del Senato. «Dobbiamo ancora condividere la posizione con l'altra parte di governo, ma è prevedibile che modificheremo la norma, soprattutto per andare incontro alle richieste delle categorie. Ci riserviamo di intervenire in fase emendativa, rispettando il termine per la presentazione degli emendamenti fissato per il prossimo 7 maggio. Da parte nostra c'è una totale apertura alle esigenze di professionisti ed imprese, per questo intendiamo risolvere la questione sistemando ogni dettaglio».

L'oggetto del contendere è la norma contenuta nell'articolo 1, comma 1, lettera n. del dl, che recita: «Un operatore economico può essere escluso dalla partecipazione a una procedura d'appalto se la stazione appaltante è a conoscenza e può adeguatamente dimostrare che lo stesso non ha ottemperato agli obblighi relativi al pagamento delle imposte e tasse o dei contributi previdenziali non definitivamente accertati». Una delle prime realtà a lanciare l'allarme è stata l'Associazione italiana dottori commercialisti (Aidc) che, con una nota diffusa il 24 aprile scorso (si veda ItaliaOggi del 25 aprile) ha dichiarato di essere contraria ad «uno stato di polizia tributaria», denunciando con le parole del presidente Andrea Ferrari il mancato rispetto dello statuto dei diritti del contribuente: «È inammissibile che il cittadino sia per definizione dalla parte del torto e che i diritti e i poteri siano tutti nelle mani di organi verificatori ed accertatori», afferma il presidente Ferrari. Ora, quindi, la disposizione dovrebbe essere modificata eliminando il riferimento alle irregolarità non ancora definitivamente accertate. «Lunedì cercheremo di esaurire tutte le audizioni sul decreto, in modo da rispettare la scadenza del 7 maggio», afferma il senatore Santillo. «Con questo decreto, puntiamo a realizzare un cambio di paradigma per le gare pubbliche, in un'ottica di agevolare le aggiudicazioni e sburocratizzare tutto il sistema. Contiamo di modificare il testo in minima parte, visto che molti interventi correttivi potranno essere inseriti nella riforma delle procedure per la prevenzione sismica, presentata a marzo del 2019». Una delle altre possibili modifiche è quella relativa al subappalto (lo sbloccacantieri ha innalzato dal 30 al 50% la percentuale consentita da affidare in subappalto) intervenendo, secondo Santillo, definendo una percentuale differente. Già nel corpo della norma, invece, il passaggio da «offerta economicamente più vantaggiosa» all'offerta «del minor prezzo» per la scelta di aggiudicazione delle gare, prevedendo l'esclusione per le offerte anomale: «non sarà più un'aggiudicazione a chi ha offerto il minor prezzo ma, piuttosto, a chi ha offerto il prezzo minore rispettando le norme definite congrue», conclude Santillo.

https://www.italiaoggi.it/news/l-irregolarita-fiscale-non-esclude-dall-appalto-2355216

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   Italia Oggi - 3 maggio 2019