AIDC - Associazione Italiana Dottori Commercialisti

Ipsoa.it - ISA: ritardi e incertezze violano i diritti dei contribuenti

Per i commercialisti, gli indici sintetici di affidabilità fiscale violano lo Statuto dei diritti del contribuente
21/05/2019


I ritardi e le incertezze nella definizione di regole e norme relative agli indici sintetici di affidabilità fiscale - ISA rappresentano un’ulteriore violazione dei diritti dei contribuenti. Secondo AIDC e UNGDCEC, è indispensabile che vengano adottati gli opportuni provvedimenti a tutela e in difesa dei contribuenti, e dei professionisti che li assistono, stante l’impossibilità di applicazione dello strumento. “È del tutto evidente che la partenza non potrà essere il 1° luglio”, si legge nel comunicato stampa del 21 maggio 2019. Parere condiviso dai presidenti di AIDC Andrea Ferrari e UNGDCEC Daniele Virgillito, che chiedono di non arrivare sul filo di lana con provvedimenti di differimento dei termini.

Per i commercialisti, gli indici sintetici di affidabilità fiscale violano lo Statuto dei diritti del contribuente. Lo ribadiscono AIDC e UNGDCEC in un comunicato congiunto del 21 maggio 2019, sottolineando quanto sia indispensabile l’adozione degli opportuni provvedimenti a tutela e in difesa dei contribuenti, e dei professionisti che li assistono, stante l’impossibilità di applicazione dello strumento.

Infatti, a circa 51 giorni dalla scadenza per il pagamento delle imposte - e senza che, ad oggi, sia stato ancora rilasciato il software - si aggiungono le “complessità” derivanti dalle “modalità tecniche di gestione” e dalle complicazioni della struttura e del funzionamento delle pagelle dei contribuenti.

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“Dovrebbe far riflettere”, si legge nel comunicato, “che il Pdl semplificazioni (AC 1074 - Gusmeroli, Ruocco), attualmente trasmesso al Senato, prevedrebbe la semplificazione di uno strumento che in concreto, ancora oggi, contribuenti e professionisti possono invece solo immaginare”.

Secondo AIDC e UNGDCEC, la tardività delle istruzioni operative, aggravata dalla indisponibilità del software di elaborazione, si mostra apertamente contraria alle regole dettate dallo Statuto dei diritti del contribuente, creando evidenti ostacoli alla preventiva e puntuale determinazione del carico fiscale. 

Gli ISA, ricordano le due Associazioni, sono di ausilio ai fini della predeterminazione dell’affidabilità della propria posizione fiscale, con dirette conseguenze sulla quantificazione delle imposte di periodo.

I contribuenti possono indicare nelle dichiarazioni fiscali ulteriori componenti positivi al fine di migliorare il proprio profilo di affidabilità, accedendo al regime premiale. 

Il ritardo nell’adozione dell’intero impianto regolamentare, funzionale all’adempimento, risulta, pertanto, in evidente contrasto tanto con l’art. 3, comma 2, dello Statuto (norma disponente che “in  ogni caso, le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore  o  dell'adozione  dei  provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti”), sia con l’art. 6, comma 3, dello Statuto (in forza del quale “l’Amministrazione finanziaria assume iniziative volte a garantire che i modelli di dichiarazione, le istruzioni e, in generale, ogni altra propria comunicazione siano messi a disposizione del contribuente in tempi utili e siano comprensibili anche ai contribuenti sforniti di conoscenze in materia tributaria e che il contribuente possa adempiere le obbligazioni tributarie con il minor numero di adempimenti e nelle forme meno costose e più agevoli”).

http://www.ipsoa.it/documents/fisco/accertamento/quotidiano/2019/05/21/isa-ritardi-incertezze-violano-diritti-contribuenti?fbclid=IwAR2xYSFJk2hhKLHnkRl7R8z6ahlKn4n-w3YG0BoKjwzy8jhFqRIQ3fXUR4Y#.